Un bosco di mistero e fascino, di tentazione e di trasgressione, un bosco che nasconde e rivela. Lontana dagli occhi materni, Cappuccetto Rosso sperimenta la disubbidienza, ne affronta i pericoli e i rischi coinvolgendo il pubblico di bambini e adulti nelle proprie paure. L’ingenuità e l’innocenza devono essere, almeno in parte, abbandonate per riuscire a far parte del mondo degli adulti, complesso e ostile.
Pensando a Cappuccetto Rosso nella fantasia affiora subito l’immagine della bambina con la mantellina rossa sulle spalle così come descritta dai fratelli Grimm, soltanto pochi conoscono le versioni popolari e orali raccolte da Yvonne Verdier. In tutte, però, Cappuccetto Rosso si allontana sempre dalla sfera protettiva del grembo materno e si ritrova sola nel bosco della vita a dover rispondere alle domande per diventare adulta: dove vai?, quale strada prenderai?, chi c’è qui?
Saranno i linguaggi della danza, del teatro di figura e della musica i delicati strumenti attraverso cui raccontare questo percorso di crescita della protagonista. I draghi possono essere uccisi o addomesticati, ma bisogna in ogni caso conoscerli, esattamente come ognuno di noi deve fare per superare le proprie paure.
Perché coraggioso non è chi non ha paura, ma chi decide di non sottrarre il proprio sguardo davanti ad essa.
teatro danza, di figura, proiezioni – dagli 8 anni (scuola primaria e secondaria)
drammaturgia, regia, coreografia
Luana Gramegna, assistente Daria Menichetti
con
Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, Daria Menichetti – voce narrante Luana Gramegna
produzione
ZachesTeatro