In sala Assoli, va in scena la dinamica della relazione tra Larry, un affermato dermatologo, Anna, una fotografa di successo, Dan, un giovane giornalista che sogna di scrivere un best seller e Alice, un’americana a Londra che lavora in uno strip club.
« “Al cuore non si comanda” dice un vecchio detto, ma la bellezza e la complessità del testo di Patrick Marber sta proprio nel mettere sotto la lente d’ingrandimento la miccia che fa scattare l’amore: quel famoso “colpo di fulmine” che, con la potenza che contraddistingue le manifestazioni della natura, è capace di attrarre ma anche di distruggere tutto con violenza» così Fabrizio Falco ci introduce a questa storia che il drammaturgo inglese Marber scrive nel 1997 e che, dopo aver ricevuto numerosi premi — tra cui il dalla London Critics’ Circle Award e il Laurence Olivier/BBC Award – ed aver avuto grande successo a Brodway, nel 2004 è diventato un indimenticabile film diretto da Mike Nichols. «Il risultato è un quadrilatero di amori malsani – prosegue Falco — in cui tutti e quattro i personaggi si ritrovano invischiati e intrecciati, persino la misteriosa Alice, che tra loro sembra essere l’unica portatrice di una verità altra. A prima lettura, questo testo sembra parlare d’amore, ma a ben guardare, il tema centrale è proprio la verità; una verità che per i protagonisti diventa una ricerca ossessiva, materiale, nevrotica. Oppure un’illusione di verità, che porta a credere di “conoscere” gli altri, ma che svela solo l’incapacità di vedere, non solo gli altri, ma persino se stessi».
Closer
di Patrick Marber
traduzione Marco M. Casazza
con Paola Francesca Frasca, Fabrizio Falco, Davide Cirri, Eletta Del Castillo
regista assistente Davide Cirri
scene Luca Mannino
luci Marco Santoro
musiche Sergio Beercock
suono Daghi Rondanini
regia Fabrizio Falco
produzione Teatro Biondo Palermo, Casa del Contemporaneo