“Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi”
(Pierpaolo Pasolini, “Corriere della Sera”, 9 dicembre 1973)
Ogni persona ha la responsabilità di leggere il proprio tempo. Ha la libertà di mettere in discussione l’abitudine, di alimentare la coscienza umana, per creare nuove prospettive che abbiano la voglia e il coraggio di cambiare occhi. Che abbiano la necessità di trovare un senso neonato.
Questo laboratorio “Con le armi della poesia-P.P.P. / Pensiero Parola Performance” si inserisce all’interno dell’indagine sulla società contemporanea portata avanti dal collettivo artistico Progetto Nichel, con il lavoro “Un canto di Natale – Processo al consumismo”. Sia la materia sotto analisi, il consumismo, che la struttura del famoso racconto di Charles Dickens, ispirano questo percorso formativo.
Proprio come il protagonista Ebenezer Scrooge, i partecipanti verranno guidati attraverso tre fasi, tre momenti: passato, presente e futuro. La scelta è quella di farci trasportare dalla scrittura di Pier Paolo Pasolini che più di tutti è stato capace di esplorare il passato, leggere il presente, intravedere e descrivere il futuro e i suoi mutamenti. Saranno i suoi testi lucidi e visionari al tempo stesso ad accompagnare questo viaggio di ricerca e di formazione attoriale.
Dal 2 al 6 novembre e dal 23 al 27 novembre 2022
Con le armi della poesia
Pensiero Parola Performance
Laboratorio di creazione performativa
sui testi di Pier Paolo Pasolini
a cura di Progetto Nichel
diretto da Pino Carbone
di Casa del Contemporaneo
Percorso di formazione:
Al Passato dedicheremo la fase del lavoro attoriale sul Pensiero.
La scelta e la lettura dei testi e delle questioni ad essi collegati.
Ci porremo delle domande:
“Perché Pasolini?”, “Perché parlare di consumismo?”, “Per dire che cosa?”.
Al Presente dedicheremo la fase del lavoro attoriale sulla Parola.
Dopo aver assunto la consapevolezza del “cosa”, percorreremo la strada del “come”.
Al Futuro dedicheremo la fase del lavoro attoriale sulla Performance. Dopo aver colto il senso e aver fatta propria la trasformazione in linguaggio artistico, si lavorerà alla creazione di una struttura performativa.
Il percorso avrà una durata di 10 giorni suddivisi in due sezioni di lavoro da 5 giorni. La prima parte sarà dedicata al Passato e al Presente, la seconda parte sarà dedicata al Futuro e alla creazione di una performance conclusiva.
Il laboratorio si svolgerà nel mese di novembre: dal 2 al 6 e dal 23 al 27 dalle ore 16 alle ore 20.
Per un numero limitato di partecipanti, più 5 uditori.
- Ad ognuno verrà richiesto di scegliere e memorizzare un testo di Pier Paolo Pasolini (drammaturgia, poesia, articoli di giornali ed interviste) e di scegliere e descrivere un preciso accadimento contemporaneo (cronaca, politica, società) associabile al testo per condivisione, per contrasto, o anche solo per ispirazione.
- Ogni partecipante dovrà portare con sé una fotografia dell’accadimento contemporaneo scelto.
- Ogni partecipante dovrà portare con sé come oggetto di scena un pacco regalo di qualunque forma o dimensione.
- È richiesto abbigliamento comodo, neutro e privo di scritte o disegni.
- Per candidarsi allegare due foto (primo piano e figura intera) e breve lettera motivazionale.
Progetto Nichel
Progetto Nichel è un progetto di residenza, formazione e produzione sull’arte scenica, nato nel 2015
Quella al nichel è una delle allergie più diffuse. L’allergia al concetto di arte come intrattenimento, come ripetizione sterile, ispira e innesca la ricerca sul linguaggio performativo e drammaturgico che si traduce in produzioni di spettacoli teatrali, performance site specific, sperimentazioni sceniche, musicali, audiovisive, percorsi di formazione come risposta e proposta necessaria.
Il collettivo si avvale di collaborazioni esterne e si arricchisce costantemente di incontri e contaminazioni professionali. Ogni componente è parte attiva del processo creativo, gestionale e progettuale.
Pino Carbone
Pino Carbone inizia la sua attività teatrale all’età di 15 anni, come attore. Si diploma all’Accademia d’Arte drammatica del Teatro Bellini di Napoli.
Dal 2000, inizia la sua attività come regista, collaborando con diversi teatri, festival e società di produzione, tra le quali Teatri Uniti, Casa del Contemporaneo, Campania Teatro Festival, Teatro Mercadante Stabile di Napoli, Festival Opera Tigre di Buenos Aires.
Nel 2007-2008 è tra i direttori artistici del progetto di alta formazione interregionale, con Nuovo Teatro Nuovo, Teatro Koreja e fondazione Pontedera Teatro.
Vince il premio Landieri con lo spettacolo “ Il contratto” di E. De Filippo, e il premio By-pass con lo spettacolo “Luci della città/Stefano Cucchi” di cui è autore.
Collabora con Wu Ming e 99posse con diversi progetti teatrali e musicali.
Dedica particolare attenzione ai progetti di formazione, in particolare a quelli in ambito sociale come: “Arrevuoto” rivolto ad adolescenti dei quartieri popolari di Napoli. Dirige diversi lavori di formazione e creazione con gli internati dell’O.P.G. (ospedale psichiatrico giudiziario) di Napoli e con i detenuti della casa circondariale di Poggioreale (Na) e di Secondigliano (Na).
Dal 2015 è il Direttore artistico di Progetto Nichel un progetto di Formazione, residenza e produzione. Nel 2019 è tra gli artisti invitati alla Biennale di Venezia Teatro, con “Progettodue” e “Assedio”.