Conversazioni su Neapolis. Storie e segni di una graeca urbs
Tra il 16 e il 18 giugno avranno luogo le Giornate Europee dell’Archeologia, promosse dall’Institut national de recherches archéologiques préventives e coordinate in Italia dalle Direzioni Generali Musei e Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura.
Dalle ore 19.30, si terrà in Sala Assoli un incontro dal titolo “Conversazioni su Neapolis. Storie e segni di una graeca urbs”, organizzato in collaborazione con Casa del Contemporaneo e A Voce Alta. I funzionari archeologi della Soprintendenza racconteranno e mostreranno per immagini la storia della città muovendo dall’evidenza materiale, con particolare attenzione ai dati conoscitivi emersi dai cantieri delle Linee 1 e 6 della metropolitana, dagli scavi nel teatro romano, alla villa imperiale del Pausilypon, fino primi interventi di restauro nelle tombe a camera dei rioni Vergini e Sanità. L’incontro nello storico teatro dei Quartieri Spagnoli mira a intercettare un pubblico eterogeneo e a contaminare la forma comunicativa della conferenza con quella delle arti performative. Durante la serata, gli interventi dei funzionari saranno intervallati dalla lettura di passi tratti dalle fonti letterarie antiche.
letture a cura di Anna Carla Broegg
Dalle ore 10, visite guidate al sito di Carminiello ai Mannesi, ubicato nell’omonima via, una traversa di via Duomo, in cui si conserva parte di un isolato dell’antica Neapolis. Si possono riconoscere strutture dalla funzione residenziale e ambienti termali, nei quali si impianta successivamente un sacello dedicato al culto del dio Mitra, caratterizzato da un rilievo in stucco colorato con la scena dell’uccisione del toro da parte del dio ancora in parte riconoscibile.
La datazione del complesso è collocabile fra la fine del I sec. a.C. ed il II sec. d.C. Le strutture, di notevole consistenza e articolate su più livelli, sono venute in luce a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che causarono la distruzione della chiesa barocca in cui erano inglobate, e sono fra le poche visibili a cielo aperto nell’ambito del centro storico di Napoli. L’iniziativa, già più volte proposta con un discreto riscontro di pubblico, si pone nell’ottica di incrementare l’offerta culturale del centro antico di Napoli, permettendo la visita di un sito
archeologico non sempre accessibile.
letture a cura di Anna Carla Broegg
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
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