Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con i rimproveri della mamma. Una notte, come per magia, si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna, bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua ma, nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri… e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini. L’idea di questo spettacolo nasce dall’incontro con Fabio, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down. Fabio ha uno sguardo aperto al mondo come quello dei più piccoli e la capacità di credere che se si vuole davvero qualcosa sia possibile ottenerla. Per questo non poteva essere che lui l’unico interprete di questa storia, che in sé racchiude il senso più profondo della nostra operazione: rendere una cosa impossibile, possibile. Fabio ha costruito con noi il suo clown, la sua maschera, esaltando le caratteristiche della sua personalità e sviluppandola su registri comici. Ha lavorato da vero attore, con serietà e precisione non comuni, creando un personaggio unico, la cui simpatia è pari solo alla poeticità, donando a una storia “normale” la fragile e incomprensibile bellezza della vita
teatro d’attore e di figura, musica dal vivo – dai 4 anni in su
con
Fabio Spadoni, Simone Guerro, Silivia Barchiesi – allestimento e figure Ilaria Sebastianelli, Alessio Pacci
regia
ideazione e regia Lucia Palozzi e Simone Guerro
produzione
ATGTP