La rassegna “INCONTRI”, organizzata dall’Associazione Campania Danza con la direzione artistica di Antonella Iannone, nasce nel 2018 con il sostegno del MIBACT (attuale MIC) e della Regione Campania. Ha ospitato e ospita compagnie sia italiane che estere come la spagnola Baal Dansa e l’albanese Albanian Dance Theater. La programmazione oltre che a Salerno città si svolge anche in comuni della provincia (Vallo della Lucania, Pellezzano, Sassano, Gioi Cilento). La rassegna prevede una sezione KIDS dedicata ai più piccoli con spettacoli realizzati appositamente per loro. Alcuni degli spettacoli della rassegna sono in rivolti agli alunni dei Licei coreutici di Salerno e provincia e quindi programmati in orari antimeridiani.

17 novembre 2021

POLVERE

minutissime particelle incoerenti

coreografia di Gabriella Stazio

danza Sonia Di Gennaro

Sound Design Francesco Giangrande

L’incoerenza, la mancata coesione delle particelle di un corpo, di una sostanza, può avere i suoi lati positivi. Come il potersi insinuare ovunque, di volare almeno per un po’ e poi di depositarsi, penetrare nuovamente in altri luoghi o nello stesso posto, di essere quasi invisibile, almeno all’inizio. Pensi di averla mandata via (l’incoerenza), ma non è così. Ritorna. Un corpo coerente non può comportarsi allo steso modo, perché le particelle si aggregano, si consolidano, diventano materia e sei fregato. Devi iniziare a pensare al peso, alla dinamica, alla forza, alla qualità, insomma un sacco di cose. E oggi ti chiedi: ne vale la pena? Anche l’incoerenza di pensiero è una bella qualità. Puoi fare un po’ quello che ti pare, negando quello che hai appena affermato, senza una logica, senza una etica, senza un preciso perché. Infatti il pensiero incoerente mi sembra stia avendo un bel successo ultimamente. Nel caso in cui le particelle di incoerenza sono minutissime come la polvere, e non la vedi quasi (eppure c’è), ti chiedi addirittura se sia il caso di spolverare, tanto non si vede, tanto poi si riforma. Tanto non ne vale la pena. Ognuno di noi avrà avuto un minutissimo momento di polvere di incoerenza nella vita. Ognuno di noi dovrebbe conservare (nella polvere) un pensiero incoerente, come un ancora di salvezza. Questo è il mio.

Polvere: minutissime particelle incoerenti

coreografia di Gabriella Stazio

danza Sonia Di Gennaro

Sound Design Francesco Giangrande

Luci Alessandro Messina

Musiche di Yann Tiersen, Morgan, F.Buscaglione, Jimmy Fontana, Massimo Ranieri, Patty Pravo, Rino Gaetano

Produzione Movimento Danza, MIC, Regione Campania

Tutte le fotografie utilizzate nello spettacolo sono tratte da “Vogue Italia”

 

A PESO MORTO

DI E CON CARLO MASSARI

COMPAGNIA C&C

Una performance site-specific graffiante, una sorta di fotogramma di una periferia senza tempo e identità. I protagonisti sono  comparse passive di una città che non riconoscono, di una periferia voluta, desiderata, ma sottratta a morsi nell’inutile e alquanto misteriosa nuova definizione di “Città Metropolitana”, che significa tutto e il suo contrario e che sprofonda nell’oblio… La città si “evolve”, si espande, dimenticandosi degli individui che hanno abitato le zone più marginali connotandole con i loro stessi tratti distintivi, con i dialetti, con le proprie memorie, le proprie rugosità. Corpi una volta protagonisti, ora pronti al crollo. Un microcosmo statico, stantio, rigonfio di vuotezza. La performance è uno
studio open air sul vuoto della memoria perduta, sull’oblio delle cose andate. Che cosa resta? Corpi esanimi di eroi, re, caduti in disgrazia, malinconici e sognanti, in attesa di qualcuno che si accorga di loro ancora una volta. A peso morto rappresenta la pietas contemporanea con una fisicità che alterna lunghi momenti di staticità a improvvisi cedimenti, dinamiche e antidinamiche, distorsioni, disadattamento, sviluppando una profonda indagine sui cambiamenti e le dinamiche sociali.

24 novembre 2021

LA CONOSCENZA DELLA NON CONOSCENZA 0.9

Lecture performance in forma di struttura di improvvisazione

A cura di Adriana Borriello

Con Adriana Borriello con Donatella Morrone
Produzione AB Dance Research in collaborazione con Atacama

Nell’alternanza tra verbo e corpo, scivolando, saltellando, rimbalzando continuamente dalla parola al movimento – e viceversa – e dalla descrizione letterale all’evocazione poetica, si dipana il filo del discorso. Voglio condurvi così dentro al mio lavoro, nelle mie pratiche e nelle questioni che le muovono, ne derivano e le identificano. Voglio mostrarvi gli strumenti – quelli fondamentali,
almeno – con cui mi piace giocare quando creo, gli stessi che metto a disposizione degli altri quando insegno. Qui, con Donatella Morrone, condividiamo il nostro gioco con voi, esplicitando le
sue regole e i suoi strumenti. Ma il gioco si rivela nell’attuazione, ogni volta uguale e ogni volta diverso, ogni volta nuovo, oltre e dentro le norme che lo regolano.
AB

Dove