Dopo il grande successo alla Triennale di Milano, al Kilowatt festival e su alcuni dei più interessanti palcoscenici off italiani ed europei, arriva in Sala Assoli La Codista, una riflessione comica, politica, assurda e personale sulla questione dell’identità, il desiderio del rallentamento e la paura dell’attesa firmata dalla pluripremiata artista olandese Marleen Scholten. La Scholten è tra le fondatrici del collettivo Wunderbaum e ha realizzato questo progetto ispirata dalla storia di Giovanni Cafaro, un milanese che dopo aver perso il lavoro si è inventato la professione di “codista”, cioè si mette in coda per altre persone a pagamento. Per scrivere questo monologo, Marleen ha fatto delle interviste in strada, interrogando i passanti su cosa significa fermarsi, poi si è messa personalmente in tante lunghe code per sottoporsi al meccanismo dell’attesa, scoperchiando il caos e la semplicità che si ritrovano in ogni coda, dove la gente è unita da un unico, comune, obiettivo, quello di aspettare il proprio turno. In una società nella quale siamo costantemente spinti a correre, a spostarci rapidamente (in senso fisico o mentale) da un luogo a un altro, da un’emozione a un’altra, cercando di non farci sfuggire nessuna occasione, Marleen Scholten ci fa riflettere, con intelligenza ed ironia su un’idea rivoluzionaria, quella di fermarsi e di riappropriarci finalmente del nostro tempo. La Codista pone delle domande e forse non trova la risposta subito, ma aspetta il suo turno insieme al pubblico.

 La Codista, nella sua versione olandese, sempre con Marleen Scholten in scena, è stato selezionato tra i dieci migliori spettacoli della stagione 21/22 e sarà ripresentato a settembre ad Amsterdam nel contesto del Nederlands Theater Festival 2022.

LA CODISTA

di e con Marleen Scholten

regista assistente Dafne Niglio

luci Emanuele Cavalcanti

produzione Associazione TRAK

in coproduzione con Acteursgroep WUNDERBAUM

residenza OTSE Officine Theatrikes Salento Ellada

in collaborazione con Il Regno dei Paesi Bassi

con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana, Kilowatt Festival

un ringraziamento a Giovanni Cafaro, Paolo Aniello, Pietro Valenti, Paolo Mastromo, Bas Ernst, Umberto Angelini, Zona K-Milano, NTGent