La tragedia di Riccardo III
o della morte e altri inganni
dal The Life and Death of King Richard the Third di William Shakespeare
traduzione e adattamento Gianluca Bonagura e Elvira Buonocore
ideazione, scene e regia Gianluca Bonagura
con Edoardo Sorgente
aiuto regia Simone Di Meglio
disegno luci Andrea Iacopino
disegno sonoro Simone Battaglia
costumi Anna Verde
maschera Robin Summa
produzione falsepartenze teatro
in collaborazione con Casa del Contemporaneo e Nostos teatro
durata 60 minuti
In questa riscrittura, il tempo, ed in particolare il tempo della morte, diventa il protagonista assoluto e il disegno che ne viene fuori non mostra semplicemente la vicenda umana e politica di Riccardo III ma ha l’ambizione più sottile di delineare la sua lotta col destino, il suo gioco sulla scacchiera del suo mondo.
Dal punto di vista drammaturgico, raccontare l’attimo della morte di Riccardo — il suo passaggio — ha voluto dire sovvertire la logica del classico flusso narrativo e approdare a nuovo spazio/tempo, quello della memoria, del sogno, quello in cui le illusioni sono più vive, dove le finzioni sono palpabili e si riesce a toccare con mano l’ambizione segreta, il diniego, lo sforzo, l’abnegazione di un personaggio umano così umano da sentirlo profondamente vicino a noi, al nostro vivere, alla nostra epoca. Un’epoca segnata dal dilagare del capitalismo, basata e costruita sull’arrivismo sociale e in cui l’ombra del fallimento echeggia sulle teste di tutti come uno spettro, dove i veri fantasmi hanno corpi vivi e pensieri superbi, voci docili e denti affilati.
A questo macro-tema si legano altre tematiche più sottili, presenti ma visibili in filigrana, come quella dell’esclusione e del fallimento. Riccardo è un escluso e in quanto tale fa di tutto per rientrare nella cerchia degli eletti, la sua brama di potere è anzitutto figlia di una rivalsa sociale — e quindi familiare. L’ambito trono altro non è che la ricerca concreta di un riconoscimento unanime della sua bellezza. Riccardo vuole essere amato. Le trame che lo conducono alla ricerca di questo amore sono fitte di omicidi e assassinii. E il riconoscimento, la corona, il trono, anche quando arrivano non hanno il sapore che lui immaginava o forse intimamente desiderava che avessero.