Mino ha una tana in giardino. Ogni giorno Mino esce dalla tana per raccogliere foglie secche da conservare. Non si sa mai, potrebbero sempre servire! Ma un bel giorno in quel giardino a Mino capiterà di non raccogliere più soltanto foglie secche, ma anche un seme, lasciato lì, forse non per caso, da una curiosa signora, che scandirà il passaggio delle stagioni e si prenderà cura di quell’incontro. E quel seme porterà con sé altro da scoprire, osservare e raccogliere. Per dirla in breve, un’occasione.
SeMino è un progetto che nasce dalla ricerca di forme alternative di educazione ambientale che ci piace chiamare forme di educazione sentimentale. Solo la capacità di sentire la natura come parte di sé è il presupposto per maturare una vera e propria affettività verso l’ambiente naturale: non è possibile comprendere la singola parte fino a quando non si è compreso come tutto è collegato, l’uomo stesso è visto come parte della natura e non in contrapposizione ad essa.
SeMino è metafora della vita in qualsiasi forma si manifesti, è il maschile e il femminile, è la parte più esplosiva e più nascosta, è l’eterna lotta tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, le parole non dette e le parole che si fanno corpo… è il tempo sospeso tra ciò che vorremmo fare e ciò che riusciamo a fare … è l’attesa dell’attimo in cui poter fare esplodere la felicità.
Il teatro fisico, le arti visive, il video e la musica saranno i linguaggi utilizzati per comunicare anche con il pubblico dei piccolissimi. Non solo la parola, ma anche i gesti, l’immagine, l’uso delle luci e delle scene, la musica, l’uso del corpo sono elementi tutti ugualmente importanti della messa in scena.
Lo spettatore bambino privilegia la forma sul contenuto e la modalità del racconto sul racconto stesso: sa vedere e decifrare l’immagine, ritagliare e gustare il particolare senza cadere nella trappola di una “narratività imprigionante”. La parola in questa esperienza cosmologica è parola corporea fuggevole balletto di azioni simboliche, legate alla magia rituale. L’immagine è parola, si intreccia al movimento, ai suoni, ai silenzi.
dai 3 anni
per la scuola dell’infanzia e primo ciclo primaria
teatro fisico, narrazione, arti visive, musica – (durata 40 minuti)
regia
Michelangelo Campanale
soggetto e testi
Katia Scarimbolo
con
Annarita De Michele, Domenico Piscopo | voce narrante Lena Ravaioli
costumi
Maria Pascale, Filomena De Leo
animazione video
Ines Cattabriga
tecnico
Michelangelo Volpe
disegno, scene e luci
Michelangelo Campanale
produzione
La Luna nel letto / Ass.ne tra il dire / Scuola di danza Artinscena
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