MATERIA VIVA_open lab_1 a Napoli

dalle cave di tufo, si fabbrica la città greca

in collaborazione con
Dipartimento Architettura e Disegno Industriale Università Vanvitelli e Coop. Sociale Cantiere Giovani

Ottobre 2021. Riprendono le attività per il progetto Materia Viva: a Napoli, a Cappella Vecchia, nel giardino lungo la rampa Caprioli. Sono a lavoro gli studenti di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli, futuri designer, con le loro proff Carla Langella e Francesca Castanò, insieme a un gruppo di giovani artigiani in formazione con Pasqualino Costanzo Sirio Fusco e Tammaro Capuano di Cantiere Giovani e a un gruppo di artisti – tra loro, Giovanni Battimiello, Roberto dell’Orco, Matteo Fraterno – che si unirà via via al lavoro di studio e progetto per intervenire e far riemergere tracce della memoria della terra e dei materiali. Si tratta di un lavoro di indagine sugli elementi naturali che sono da sempre il punto di partenza per fabbricare città e dare forma agli spazi. Il giardino lungo la scala detta “dei due soldi” che collega Cappella Vecchia

con il viale Calascione e quindi via Monte di Dio, è un luogo speciale della città per le questioni legate ai materiali da costruzione e per il rapporto con il sottosuolo. Il giardino e la rampa sorgono sulle cave di tufo che sono la caratteristica di questa zona, a ridosso del mare di Chiaia e sotto il monte Echia, sul quale i primi coloni greci hanno costruito il loro insediamento urbano. Quel giardino e quella scala privata sono quel che rimane della strada che collegava le cave di tufo con la città in costruzione sul Monte Echia.

“Un giardino e una scala che ora – come dicono Maria D’Ambrosio e Giovanni Petrone, ideatori del progetto Materia Viva per conto di F2Lab APS e di Casa del Contemporaneo – tornano a parlare alla città, a Napoli ‘città porosa’ perché fatta di tufo, della pietra di origine vulcanica che qui ha il colore dell’oro. Proprio dalla montagna di tufo di Napoli, da questo piccolo giardino che resiste e insiste su quelle monumentali cavità, vogliamo ripartire per rendere visibili e leggibili i segni delle prime ‘fabbriche di materiali’ della città”.

L’attenzione dunque è alle cave di tufo di quella zona perchè sono la prima ‘fabbrica di materiale da costruzione’ che i primi coloni greci della città hanno realizzato per costruire la città, sul Monte Echia, a Pizzofalcone. La rampa e il giardino sono quello che resta della strada che collegava le cave al primo insediamento urbano. Ora le cave sono destinate a parcheggi e ad autorimesse e molti non ricordano e non riconoscono in quei luoghi la traccia della materia con cui è stata costruita la città, la “città porosa”. Materia Viva vuole far conoscere la storia di quei luoghi e lavorare perché quel giardino sia il simbolo di un antico rapporto dell’uomo con il paesaggio, con la natura, con la materia.

Giovedi 28 ottobre dalle 10,00 alle 13,00 il primo ‘gesto’ e il primo intervento/installazione saranno resi pubblici e daranno l’avvio ufficiale ad un lavoro che ci farà tornare lungo quella scalinata e in quel giardino a ritrovare la monumentalità di quei luoghi, la preziosità di quelle cavità, la complessità di ciò che si è stratificato nel tempo. L’invito è alle 12,30 per partecipare a questa prima azione pubblica e intervento in un luogo-simbolo della città di Napoli.

Evento FB > https://www.facebook.com/events/459072358767330/