Progetto di Teatro Itinerante ideato e diretto da Nello Mascia

PORTA CAPUANA | MMIEZ’‘A FERROVIA

due atti unici di Raffaele Viviani

con Davide Afzal, Federica Aiello, Mariano Bellopede, Peppe Celentano, Rosaria De Cicco, Massimo De Matteo, Gennaro Di Colandrea, Chiara Di Girolamo, Valentina Elia, Gianni Ferreri, Roberto Giordano, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Marianna Mercurio, Ciccio Merolla, Ivano Schiavi

Il progetto, curato e diretto da Nello Mascia, si compone dell’allestimento di due atti unici vivianeschi: Porta Capuana e Mmiez’‘a Ferrovia.

Il progetto si avvale del finanziamento del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020) e del patrocinio di Rai Campania ed è realizzato in collaborazione con il PalaPartenope.

«Viviani per strada nasce da una riflessione sul doloroso presente che viviamo, con le disposizioni restrittive sulla pratica teatrale e le limitazioni all’affluenza degli spettatori, certamente legittime – spiega Mascia –: di qui questo progetto di teatro itinerante che mette al centro la strada, la naturale fonte di ispirazione delle opere di don Raffaele, dove l’Autore osserva e coglie gli umori più genuini del popolo per poi trasferirli nelle sue composizioni, dove è più intensa e clamorosa si svolge la vita cittadina e la lotta per la sopravvivenza risulta con più drammatica o anche con più comica chiarezza».

«Per rendere omaggio a Raffaele Viviani, nel settantesimo anniversario della sua scomparsa, ho voluto restituire a quei personaggi i luoghi della loro originaria ispirazione, in un progetto di teatro itinerante – prosegue Mascia –: due opere di cento anni fa che ci fanno ragionare su come eravamo e su come il tempo ci ha cambiati, mirando a individuare indizî per affrontare più consapevoli e più forti il prossimo futuro».

Porta Capuana e Mmiez’‘a Ferrovia sono due atti unici del 1918, rappresentati con successo al teatro Umberto all’indomani della disfatta di Caporetto, all’epoca del dilagare dell’influenza spagnola, una pandemia che ci richiama la realtà dei nostri giorni. In entrambi il regista vede «un unico protagonista – il coro, il popolo – e i tipi, già ampiamente sperimentati nel varietà, legati in una trama che impasta il dramma con l’ambiente pittoresco».

Mmiez’‘a Ferrovia – L’atto unico vivianesco rappresenta il variopinto mondo che ruota intorno alla piazza. Ci sono i due Strilloni che invitano i passanti, l’uno alla tradizione dell’Opera dei Pupi, l’altro al “Cinemà”, lo spettacolo del futuro. C’è l’avventore del barbiere che perde il treno per i reiterati ritardi di don Luigi. C’è Crispino, il ciabattino-intellettuale vagamente infiammato dalle idee e dagli echi lontani della rivoluzione russa. C’è il Cantante di pianino un po’ mariuolo. Ma la vicenda ha come protagonista Concettina, che sta per cedere alle lusinghe di don Alberto, uomo senza scrupoli che la porterà alla rovina. Ma la ragazza riuscirà a sottrarsi grazie al tempestivo avvertimento di Nannina (personaggio che presenta sorprendenti somiglianze con alcune eterne figure brechtiane), ormai vinta e rassegnata al suo amore disperato e alla sua vita perduta. Come sempre fa da corona ai protagonisti un coro di personaggi fra cui emerge quello del Magnetizzatore, una sorta di anticipatore del Sik-Sik eduardiano.

Mmiez’‘a Ferrovia rappresenta il variopinto mondo che ruota intorno alla piazza della stazione.

Ci sono i due Strilloni che invitano i passanti, l’uno alla tradizione dell’Opera dei Pupi, l’altro al “Cinemà”, lo spettacolo del futuro.

C’è l’avventore del barbiere che perde il treno per i reiterati ritardi di don Luigi.

C’è Crispino, il ciabattino-intellettuale vagamente infiammato dalle idee e dagli echi lontani della rivoluzione russa.

C’è il Cantante di pianino un po’ mariuolo.

Ma la vicenda ha come protagonista Concettina, che sta per cedere alle lusinghe di don Alberto, uomo senza scrupoli che la porterà alla rovina.

Ma la ragazza riuscirà a sottrarsi grazie al tempestivo avvertimento di Nannina (personaggio che presenta sorprendenti somiglianze con alcune eterne figure brechtiane), ormai vinta e rassegnata al suo amore disperato e alla sua vita perduta.

Come sempre fa da corona ai protagonisti un coro di personaggi fra cui emerge quello del Magnetizzatore, una sorta di anticipatore del Sik-Sik eduardiano.

VIVIANI PER STRADA 

due atti unici di Raffaele Viviani

Progetto di Teatro Itinerante ideato e diretto da Nello Mascia I produzione Trianon Viviani 

con Davide Afzal, Federica Aiello, Mariano Bellopede, Peppe Celentano, Rosaria De Cicco, Massimo De Matteo, Gennaro Di Colandrea, Chiara Di Girolamo, Valentina Elia, Gianni Ferreri, Roberto Giordano, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Marianna Mercurio, Ciccio Merolla, Ivano Schiavi


*in contemporanea alla replica dello spettacolo è possibile prenotare:

STELLE SENZA NOME per bambine/i da 5 a 10 anni
laboratori dedicati ai piccoli accompagnatori del pubblico serale, a cura della Libroteca SAREMO ALBERI di Salerno
(€ 5 – a richiesta)

 

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