Lucia Migliaccio
con Antonella Romano
installazioni Antonella Romano
messa in scena Massimo Andrei
produzione Casa del Contemporaneo
foto Amedeo Benestante
Lucia Migliaccio è una performance in un’installazione
Una dama siracusana, Lucia Migliaccio, meglio nota come gli “ucchiuzzi niuri” della città di Napoli, che fecero innamorare il re Ferdinando e poi, in nome di lui, patirono sofferenze nell’attesa di un riconoscimento ufficiale di questo amore, poi giunto con il matrimonio morganatico.
L’artista, attrice, scultrice, performer Antonella Romano ama sperimentare i diversi linguaggi dell’arte. Dedica il monologo di Massimo Andrei, apprezzato autore/attore/regista, alla duchessa di Floridia (Siracusa, 19 luglio 1770 – Napoli, 26 aprile 1826), moglie morganatica del re Ferdinando I delle Due Sicilie. Un lavoro che si impernia sul significato di “nascere duchessa, vivere principessa, morire regina”, per restituirne un quadro completo attraverso aneddoti, passioni e desideri di una donna che “spunta come crisalide per il Re dopo essere stata baco in un bozzolo”.
Così la descrisse il barone di Miccichè:
“Dappertutto ho visto donne graziose, ma non ho più visto occhi come quelli della Duchessa di Floridia. Erano occhi umidi come li definivano i Greci, neri come il carbone, in cui si leggeva volta a volta la grazia ,il sentimento, la voluttà, e che con uno sguardo facevano vibrare le fibre del cuore e penetravano fino al midollo delle ossa”.
Lontano dall’essere una mera ricostruzione storica, l’intervento di drammatizzazione suggerisce un’atmosfera e può prendere diverse direzioni: si rievocano personaggi del passato, colti innanzi tutto nella loro eterna umanità, oppure, con un tocco di ironia, la storia diventa spunto di riflessione per il presente, magari passando attraverso la riscoperta di testi significativi.