Mastrogiorgio

ideazione e coordinamento Massimiliano Sacchi

autore Rosario Sparno

con Massimiliano Foà, Chiara Di Girolamo, Cristina D’Alessandro, Domenico Nappi, Luca De Lorenzo

danzatore Francesco Russo

musiche Massimiliano Sacchi e Giulio Fazio

musicisti Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli

direttore Giuseppe Mallozzi

libretto Francesco Forlani

bozzetti costumi Alessandra Gaudioso e Rachele Nuzzo

foto di scena Salvatore Pastore

regia Rosario Sparno

produzione Le Nuvole/Casa del Contemporaneo

durata 60 minuti

debutto 26 febbraio 2020 Sala Assoli, Napoli

 

Mastigophoròs il portatore di frusta.

La vicenda di questo primo studio per un’Opera buffa si ambienta nell’Ospedale degli Incurabili di Napoli, dove il dottor Mastro Giorgio, “il castigamatti”, cura i malati di nervi a suon di frustate o di immersioni nel “pozzo dei pazzi” con lo scopo di calmarne le furie.Teresa, la sua serva, lo avverte: prima o poi i malati si ribelleranno a questi metodi brutali e gli si rivolteranno contro. Ma Mastro Giorgio non presta però ascolto alle profezie di Teresa.Tra i tanti malati di nervi presenti nell’Ospedale, egli incontra Nina, la Saturnina pazza per amore, Don Chisciotte e un amico d’infanzia che si crede il filosofo Socrate.Sono tutti “celebri pazzi” presi in prestito dall’Opera di Paisiello al quale si vuole rendere omaggio con questo lavoro.Teresa, grazie agli incantamenti che legge da un libro ritrovato nei sotterranei dell’Ospedale, prova ad alleviare le pene dei malati affetti da “melangolia” attraverso il potere del canto e della melodia che tutto cura.

Ma chi era storicamente “‘O mastuggiorgio”?Era il sorvegliante dei pazzi che aveva il compito di intervenire per mettere camice di forza e punire con violenza. Alla figura di Mastro Giorgio Cattaneo medico che nel ‘600 operò a Napoli si deve forse l’origine del nome che ha ispirato la nostra Opera.