Protagonisti di questo adattamento, che segue quello di “La tempesta”, sono proprio i “guitti”, gli attori superbamente descritti da William Shakespeare.
Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando.
Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando.
Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando.
Il rapporto degli animali della fattoria con la gallinella che li sprona ad agire, e che, nonostante la loro indolenza, li ritroverà uniti.
Un attore è solo al centro di una scena piena di specchi, e si racconta, in una sorta di flusso di coscienza.
In scena, le tre fasi di un processo. È un processo speciale, perché ha luogo il giorno di Natale, con le sue luci, il cibo, i regali, i desideri, le canzoncine, gli acquisti online ossessivi, il lavoro sottopagato, le pubblicità rassicuranti e gli auguri.
Il rapporto degli animali della fattoria con la gallinella che li sprona ad agire, e che, nonostante la loro indolenza, li ritroverà uniti.
Il principe, Ivan, con l’aiuto de L’Uccello di Fuoco, libera dalle grinfie del cattivo, la principessa Vassilissa.
Esilarante commedia che presenta personaggi singolarissimi in un turbinio di situazioni.
Due fulminanti monologhi al femminile in cui il cibo è protagonista di vicende spiazzanti e grottesche.
Il principe, Ivan, con l’aiuto de L’Uccello di Fuoco, libera dalle grinfie del cattivo, la principessa Vassilissa.